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Henri Cartier Bresson disse: “La cosa più difficile per me è il ritratto. Devi provare, e mettere la tua macchina fotografica fra la pelle di una persona e il suo abito”. Barthes, parlando di fotografia, scrisse: “Un dettaglio viene a sconvolgere tutta la mia lettura; è un mutamento vivo del mio interesse, una folgorazione. A causa dell’impronta di qualcosa, l’immagine non è più un’immagine qualunque”. “È così che il fotografo da' vita; se, per mancanza di talento o per disavventura, questo fallisce, il soggetto muore per sempre”. Se, per mancanza di quel talento, o per caso, la fotografia che ritrae non è ‘viva’, l'occasione è perduta. Nella foto dobbiamo sentire quel ‘particolare’: "la sua sola presenza modifica la mia lettura", dice che "quella che sto guardando è una nuova foto, contrassegnata ai miei occhi da un valore superiore. Questo particolare è ciò che mi punge”.